mercoledì 30 settembre 2009

Gente che ti fa pensare

Sono le 4 e 45...e sono appena rientrato da una delle serata più belle della mia vita...
ma prima devo presentarvi una persona...si chiama Anne. Anne tutti, tutti Anne.
25 anni, ha vissuto a Vienna a Berlino in Spagna in Islanda (dove ha portato avanti un progetto di ricerca) in India (dove ha preso la malaria, fuggendo da un ospedale per salire su un treno per andare in una città vicina dove sperava di trovare un ospedale migliore...con ancora le flebo attaccate) in Brasile e direi bom...Suona il violoncello e ha suonato allo Sziget...Ora è la, o meglio, era la mia insegnante di tedesco (deve mettere da parte i soldi per andare ad insegnare all'università di Tel Aviv).
Cena di fine corso in un ristorantino di poco conto, poi tutti fuggono, chi va al King Kong Club, chi va al Tresor, e chi, come me, rimane lì a bersi un altro bicchiere di vino...rimaniamo in pochi, meglio, intimi, ci si inizia a dare del tu e si iniziano finalmente i discorsi interessanti.
Cambio di locale, ci infiliamo nella peggio birrerei berlinese penso, pullulante di gente che affoga i propri problemi nell'alcool).
Usciamo, non è che ci senitamo proprio a nostro agio, tutti fuggono, la direzione che prendiamo è la stessa, lei sta da amici perchè in realtà è di Weimar. Camminiamo sotto la pioggia e chicchieramo, e lei porta in braccio il mazzo di fiori che le abbiamo regalato come addio (naturalmente idea mia, se avessi aspettato gli altri...), e in tasca ho la sua pennina usb con sopra un film chiamato xxy.
Arriviamo nella piazza dove io dovrei prendere il mio autobus e lei il suo, dovrebbe passare alle 3 e 49, sono le 3 e 20...aspettiamo e chiacchieriamo, e si parla, e i discorsi sono sempre più nostri, ci capiamo, siamo sulla stessa linea d'onda, mi stupisce e la stupisco...
si ma l'autobus???
sono ormai le 4...i tedeschi non ritardano mai così tanto...ah ecco, l'ultimo era alle 3 e 15...perfetto, vabbè, alle 4 e 30 riparte la metro, aspettiamo.
con intanto lei che cerca dispiasciuta di convincermi che non dovrei aspettare con lei, che dovrei andare a casa, che le dispiace...ci sediamo sui gradini della metro e aspettiamo, lei si fuma la sua sigaretta raccontandomi le sue avvenutre in giro per il mondo, e all'improvviso ti rendi conto di essere piccolo...eppure ci dividono solo 3 anni, come è possibile.
e qualcosa si muove, e qualcosa ti spinge a voler uscire dal tuo stato di letargo, covato in 22 anni di vita, e ti vien voglia di partire, non ha importanza dove vai, partire e basta, solo con uno zaino ed un libro...
io le racconto di me, e mi capisce. è difficile da spiegare, ma ti guarda con gli occhi di una persona che ti capisce, non che, come fa spesso la gente, fa finta di ascoltarti e annuisce, sono gli occhi (e le parole) di una che c'è passata. E ti senti come se la conoscessi da sempre, solo che ci si è visti parecchio tempo...
Penso di non essermi mai raccontato così tanto come questa sera, non ho mai provato un tale senso di sicurezza in una persone così velocemente, ma infondo che importa, stiamo crescendo, stiamo cambiando, sono pronto a lasciarmi la vecchia pelle alle spalle e continuare...alla fine arriva la metro, e quello è il momento in cui maledici la puntualità tedesca, in cui anche solo un minuti in più ti avrebbe fatto piacere.
è il momento di salutarci, un abbraccio che solo a me ha riservato, un ringraziamento per i fiori e per la chiaccherata, un sorriso e una penna usb in tasca...
la penna usb! La rivedrò, le devo rendere la sua pennina usb...
l'attimo in cui sei felice che al mondo ci sia gente tanto diversa da te, dalla quale puoi inparare molto, perchè in fondo, come i protagonisti di un buon romanzo che si rispetti, siamo qui per crescere, non certo per mettere la parola fine alla propria vita sentendosi la stessa persona del prologo...
Vorrei solo che la metro berlinese non fosse così efficente...

giovedì 24 settembre 2009

Primo Mese

Il primo mese è passato...
passato? volato!
E ora son qui, immero nei compiti a casa...cioè, parliamone...sto facendo i compiti a casa...scrivere un testo di 100 parole su un personaggio tedesco famoso.
hhhhmmmm....vabbè, sorvoliamo...
in compenso, non vi ho ancora parlato del corso di lingua.
'na figata. cioè, in realtà è una cazzata, ma ho avuto modo di conoscore un sacco di gente nuova, ho avuto modo di scoprire nuove culture (tipo gli svedesi fanno pisciare dal ridere) e convermare vecchi pregiudizi ( i francesi...ecco i francesi proprio no, mi spiace ma non ne posso nulla...le francesi forse qualcuna si salva dai..).
Vogliamo parlare delle spagnole?
vabbè, non lo facciamo altrimenti cadrei nel banale...
fatto sta che domani, con le spagnole, parto...destinazione? München, Oktoberfest...
Come scendiamo? con un servizio fighissimo...vai su un sito, dici a che ora e da dove vuoi partire, dove vuoi arrivare, e ti trovano i passaggi di gente che va in quella direzione...un autostop in rete...si stanno aprendo un sacco di mondi nuovi...
per il resto inizia a fare freddo anche se il tempo tiene, son in casa e gelo, e i coinquilini hanno le finestre aperte...qualcosa non torna.
E ragazzi, se vedo spuntare a Berlino qualcuno di voi prima che torni il sole e il bel tempo vi strozzo...non voglio sentire cazzate del tipo "ma berlino, il fascino della neva, il fascino della nebbia, il freddo..."
Cazzate!!!
l'inverno fa cagare, fa freddo, è grigio, la neve (se nevica, non nevica poi così tanto) il vento la piaoggia...l'anno scorso hanno raggiunto i meno 16!
i berlinesi vanno in letargo, cambiano proprio carattere...ora sono ancora solari...
cmq vi farò sapere, ho scritto già troppo...
saluti

mercoledì 16 settembre 2009

Singing Tapir on the Top

E finisce così l'avventura di una piccola Holly Golightly a Berlino...
Non ha certo la sua statura, ne tantomeno la sua classe e dei tiffany non potrebbe importargliene di meno, ma ci piace così...
Colazione da Tiffany ???
N0000....
Colazione da Starbucks!!!
Sì, direi che il filo conduttore di questi giorni è decisamente Starbucks...

Abbiamo visto cose che voi genovesi non potete neanche immaginare:
tapiri cantanti sulla cima...
splendide coppie omosessuali ballare il tango sulla riva di un fiume...
macchine d'erba...
muffin caramellati...
abbiamo capito il concetto, anche se ancora non lo abbiamo espresso...
spagnole ubrianche provarci con me (Frin) al ritmo di dance balcanica...
ci siamo innamorati svariate volte...
abbiamo stilato una lunga lista di come farsi investire da un ciclista a berlino...
abbiamo impersonato Rory Gilmore al parco con frappuccino to go (rigorosamente di Starbucks)...

abbiamo fatto un giro in barca a remi inseguendo tartarughe...
abbiamo mangiato un sacco di currywurst...
abbiamo incontrato un sacco di casi umani e capelli colorati...
abbiamo fatto le foto tipiche berlinesi (potrete capirlo so se verrete a trovarmi!)...
abbiamo comprato un sacco di cazzate...
abbiamo costruito mobili di cartone e di casse di birra...
abbiamo mangiato alla Casa della Patata...

abbiamo bevuto una birra in uno dei locali più belli al mondo su una chiatta in un fiume...
abbiamo incontrato un sacco di turchi e di bellissime turche con il velo...
abbiamo capito la differenza tra shawarma e kebab...
abbiamo pisciato (e non solo) in qualsiasi bar e cespuglio della città...
abbiamo preso un caffè al parco con una scozzere...
abbiamo staccato cartelloni pubblicitari e rubato cartoline in ogni locale della città...
abbiamo costruito Spermi...
ci siamo sdraiati in ogni prato della città...e sono tanti...
abbiamo visto come si fanno le caramelle...
abbiamo visto un sacco di omini elefanti e galline in scatola..
e ancora Starbucks Starbucks Starbucks...(record personale: 3 volte in un giorno...)

abbiamo camminato un sacco
abbiamo mangiato un sacco
abbiamo chiaccherato un sacco
e abbiamo riso un sacco...

sabato 5 settembre 2009

Amsterdam, Shangai e Lucaland...

4 giorni...
quante cose si possono fare in 4 giorni?
quante pesone si possono incontrare in 4 giorni?
quante esperienze si possono fare in 4 giorni?
quanto si può legare con qualcuno in 4 giorni?

tanto...decisamente tanto...
e forse il sapere di avere una scadenza porta ad accelerare i tempi, bisogna cercare di fare tutto subito, bisogna sentirsi asuefatti, del resto sono solo 4 giorni, poi...
poi tutto come prima, si torna alla propria vita in modo assolutamente normale, e chiunque ti stia intorno non può capire...per quattro giorni tutto ciò che ci contorna scompare nel nulla, si è in 2...
hai camminato per le strade di Amsterdam,ci si è conosciuti in un negozio di magia a Shangai mentre cercava farfalle rare (farfalle rare in un negozio di magia? a Shangai??? vabbè, sorvoliamo), da qualche parte su un arcobaleno o su una nuvola rossa della luce del tramonto, una nuvola dove il tempo di ferma, e 4 giorni sono un attimo...
e poi? che ti rimane in mano?
ricordi...

So excuse me forgetting but these things I do
You see I've forgotten if they're green or they're blue
Anyway the thing is what I really mean
Yours are the sweetest eyes I've ever seen

e chi ti sta intorno ti guarda come se fossi un alieno, come se il donare tutto se stesso ad una persona, anche solo per 4 giorni fosse pura follia, inconsapevoli di quanto una persona ti possa cambiare, anche solo in 4 giorni...

mercoledì 2 settembre 2009

Ketamina, Speed e Cartoni

Tappa obbligata di questo viaggio all'interno di questa strana città, è una tranquilla casetta nella "periferia" est di Berlino...
coinquilini? 4 italiani e due carlini troppo ingrassati...
vengo scaraventato in un mondo a me ignoto, festini, feste, party, festival, locali aperti dal giovedì al mercoledì successivo, gente che non dorme per 82 ore consecutive...ok, vengo da una piccola città, sarò un povero piccolo innocente ragazzino senza esperienze, ma non pensavo che...
beh, sto conoscendo (grazie a dio soltanto da spettatore) il lato più distruttivo della città, così dicono...
mentre io passo i miei pomeriggi da gitano per la città, sdraiato su un prato con un panino in mano a godermi l'ultimo sole del nord, guardando quest'enorme metropoli muoversi e modificarsi (neanche troppo lentamente), a caccia in mercatini dell'usato di vecchi oggetti di design, o al gendarmenmark e guardare 1000 omini di ghiaccio sciogliersi lentamente...
ma, che ci faccio a Berlino in un appartamento di italiani a mangiare pasta e pomodore e mozzarella???
scopo?
fuggire!