martedì 23 marzo 2010

Come avvolto in un vortice di sabbia

Era una mano, quella della razionalità, che teneva un io immaginario a forma di sfera trasparente legata al filo ragione, e giocava con me facendomi roteare ordinatamente intorno a se stessa. Quando una delle Parche, decisa non a togliermi la vita ma a giocarci, ha spezzato quel sottile filo.
è tutto un vortice, la razionalità rimane statica dov'era ed allontanandotene perdi lentamente pezzi di ragione. Come da bambino giochi con le onde, il mare è mosso, un'onda ti travolge, ma sai nuotare, e sai che ti devi lasciare andare, che ti stordirà fino a non farti più capire dove è il sopra e dove è il sotto, berrai e sentirai la gola bruciare a causa del sale, sentirai ogni rumore ovattato dalla spuma,ti sbatterà sul fondo e la sabbia ti avvolgerà, ma sai nuotare...tirerai la testa fuori dall'acqua, tossirai un paio di volte, lanciandoti ridendo nella prossima onda

domenica 7 marzo 2010

Forever young

Momenti che vanno, momenti che tornanto
persone che se ne vanno, per poi ritrovarle pochi passi piú in lá, e quello che provi non é cambiato, nonostante tutto, nonostante i tradimenti, nonstante le distanze che lasciano buchi apparentemente enormi. E il tempo passa, e sei uno in mezzo a tanti, combatti per un qualcosa che non vedi, lotti contro i mulini a vento per nulla. Cadi, ti rialzi a testa alta per poi tornare a cadere. É comebattere contro il tempo, e il tempo non é nulla, il futuro non ha senso, le persone burattini in un teatro al di fuori del nostro controllo. Lo spazio non ha senso, ma non puoi uscirne, non ti muovi, con i piedi immersi nel cemento quando tutto é a poco piú di un braccio da te. E quegli occhi verdi, lí, eppure...
E tutto ti scorre addosso e tutto ti catapulta in avanti quando invece scambieresti ogni singolo domani per quel maledetto ieri...
e vorresti annullare te stesso, smettere, anche solo per pochi secondi, di percepire questo vorticare che ci circonda, lasciandoti scivolare sul fondo del mare e l´unica cosa che attraversa i tuoi pensieri, guardando verso il cielo sono i raggi di sole frastagliati dall´acqua increspata...

lunedì 1 marzo 2010

Amburgo

Amburgo é come Genova, ma differente!
Amburgo é uguale.
É una cittá di porto
é ventosa, ricca di odori, di gabbiani, di persone, di navi, di gru, di mercati, di battelli che scorrazzano leggeri sulla bianca schiuma.
Amburgo é diversa.
É una cittá del nord,
é unita sotto la banidiera di una birra, l´Astra e una squadra di calcio, il St. Pauli, vive sulla Reeperbahn, Las Vegas europea e Amsterdam tedesca tra bordelli e sale da gioco.
É una cittá che vive nei bassifondi, nei peggio logali frequentati da punk di ogni etá, con appoggiata sul tavolo da bigliardino la loro Astra, sorridono, parecchi di loro senza denti, mentre si stringono la mano dopo il gioco, e noti quel tatuaggio sull´avambraccio, un´ancora e un cuore, e salta all´occhio la collana dell´aversario, un´ancora d´argento.
Una cittá unita sotto un simbolo, fieiri di essere di Amburgo, noncuranti del mondo che li circonda, mondo fatto di individualitá portata al livello tale da diventare indifferenza.
É una cittá come Genova non sará mai , purtroppo.